Come nasce l’idea di un’architettura destrutturista a Devero? In primis dalla volontà di creare armonia tra la natura del luogo e un elemento artificiale smontando un volume imponente che disturba un territorio dai tratti gentili e armoniosi. Il paesaggio alpino è fatto di alberi, rocce, fiumi, ghiacciai, morene e tutta una serie di elementi che nulla hanno a che vedere con forme monolitiche regolari.

Nel mio sogno ho visto un’architettura in cui le rocce diventano pietra a vista, le foreste il legno strutturale e l’acqua e il ghiaccio le grandi superfici vetrate. Un’architettura in cui la natura entra ovunque attraverso la luce e il contatto visivo con l’esterno.

Metodo. Pianificazione a 360°. Tradizione. Accoglienza. Efficienza. Punti saldi anche dentro a un sogno invernale.

Il mio Albergo Cervandone non è solo un’architettura ma un esperienza che chiunque vorrebbe fare almeno una volta nella vita. L’architettura può essere essa stessa silente motivo di richiamo, proprio come tutto quello che la circonda. Penso al fascino malinconico di uggiose giornate autunnali quando la pioggia e le nebbie regalano un ambiente unico in cui immergersi prima di una degustazione alpina dinanzi al caminetto.

Una struttura polifunzionale con sala congressi ipogea e ampi locali a servizio dell’antistante area verde in cui celebrare feste alpine e manifestazioni di ogni tipo, senza gli sforzi logistici che negli anni ci hanno visti protagonisti di lunghe giornate di manovalanza potenzialmente evitabili.

La struttura dei miei sogni è pensata in gran parte per accogliere un turismo di livello, completando l’offerta ricettiva locale con soluzioni premium e luxury finalizzate ad accrescere l’indotto nel tessuto economico del comprensorio che vedrà la luce nei prossimi anni. 

Ogni angolo della Terra è attualmente a portata di click e chi non deve chiedersi “se posso” cerca soluzioni diverse e uniche.

Le necessarie operazioni di marketing, destinate a far lavorare 365 giorni all’anno una struttura dei sogni come questa , diventano quasi un gioco per chi sa operare con metodo. Per chi mastica la materia, nel mio Cervandone up-selling e cross-selling diventerebbero operazioni di una semplicità disarmante agevolate dalle mille possibilità offerte dal territorio.